LE FOGLIE SECCHE NON SONO RIFIUTI MA ELEMENTI PREZIOSI
LE FOGLIE A TERRA CREANO MICRO HABITAT PER GLI ANIMALI SELVATICI E SONO VALIDE ALLEATE PER NUTRIRE E PROTEGGERE IL TERRENO DURANTE LA STAGIONE PIÙ FREDDA.
Con l’abbassarsi delle temperature, entriamo in un momento critico per molti animali e insetti che popolano parchi e giardini. C’è chi deve accumulare provviste, chi si prepara a migrare e chi cerca un luogo sicuro e asciutto in cui trovare calore e protezione durante le gelate invernali.
In un giardino o un parco, nei punti di passaggio pedonali, le foglie possono giustamente essere rimosse ma, dato che rivestono un valore ecologico importante, la maggior parte di queste dovrebbe essere lasciata sul terreno, magari collocandole nelle zone più marginali.
Questa pratica, se fatta nel modo corretto, ha diversi vantaggi sia per gli animali selvatici ma anche per le piante e ci evita la fatica e il pensiero di dover conferire lo scarto come rifiuto.
È importante distribuire le foglie in modo uniforme, non smuoverle di frequente e non compattarle troppo, per evitare la formazione di muffe.
Una parte delle foglie secche, se prive di malattie e non trattate con sostanze chimiche dannose, potrà ad esempio contribuire alla pacciamatura, una tecnica semplice che protegge le radici delle piante dal freddo e conserva l’umidità del terreno.

La lettiera naturale nei boschi
Per usare le foglie come paciamatura ideale è triturarle e poi distribuirle (per uno spessore di 5-10 cm lontano dai fusti) alla base degli alberi, arbusti e nelle aiuole. Il suolo in questo modo resta protetto anche dall’erosione causata da vento e piogge.
Lasciare decomporre naturalmente le foglie permette inoltre al terreno di arricchirsi di sostanze organiche e nutrienti essenziali riducendo quindi la necessità di utilizzare fertilizzanti chimici.
Anche i rami più grossi, derivanti dalle potature delle piante, si potranno collocare tra alberi e arbusti a formare piccoli mucchi in cui troveranno sicuro rifugio vari artropodi, lucertole, rospi, ricci, lumache, scoiattoli e piccoli uccelletti, animali che peraltro terranno a bada i parassiti.
In natura nulla è scarto e tutto ha un senso di esistere. Ci dimentichiamo troppo spesso che non esiste elemento inutile, che ogni prodotto di un processo naturale viene riutilizzato da un altro, creando un ciclo continuo di trasformazione, proprio come diceva Lavoisier, “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

Foliage d'autunno in un castagneto - Valle Camonica

Foliage d'autunno - boschi del lago d'Iseo
